Piani di Zoufplan Monte e Lago da Cercivento (UD)
Giro ad anello molto panoramico, silenzioso e poco frequentato perfetto per una giornata da trascorrere in totale tranquillità. Gran parte del percorso, sopratutto nell’altopiano, esposto al sole. Attenzione alla seconda parte, sentiero più tecnico ed esposto, solo per chi ha esperienza.
Vedi la completa descrizione ed il video allegato per maggiori dettagli.
14-06-2025
Siamo partiti da Cercivento (UD), ci sono alcuni comodi parcheggi gratuiti, nei dintorni della chiesa principale.
La salita è gran parte su strada asfaltata, nessuna difficoltà tecnica; tuttavia è sempre con pendenza intorno ai 10-12%, molto lunga e senza mai un attimo di tregua, richiede un buon impegno fisico.
Dopo la prima oretta circa, si esce dal bosco per arrivare al Pian delle Streghe a circa 1.500m di altitudine; da qui in poi si è completamente esposti al sole senza possibilità di riparo (da considerare nelle giornate e nelle ore più calde); finisce anche l’asfalto per proseguire su una strada sterrata ma comunque molto compatta e facile, ma con la stessa pendenza di prima…
Un gran panorama ci accompagnerà per gran parte di tutto il prossimo tragitto. Passate le prime antenne che si vedono già in lontananza, la stradina si fa un pò più tecnica, rimane sempre piuttosto larga, stessa pendenza forse leggermente meno accentuata, ma il fondo è meno compatto, fatto di pietre più grosse e smosse, ogni tanto bisogna trovare il passaggio più conveniente per avere maggior aderenza con le gomme delle ruote; ma nulla di complicato, aumenta leggermente il grado tecnico da affrontare ma resta sempre abbastanza facile.
Abbiamo raggiunto, poco dopo, il punto più alto dell’escursione, il Monte Zoufplan a quota 1.999m, ci siamo fermati qui un pò di tempo per ammirare il panorama, veramente grandioso e solitario.
La salita è terminata, la parte centrale è tutta panoramica, praticamente in piano, bella da pedalare a bassa velocità; poco più avanti si passa a fianco al Lago Zoufplan, un piccolissimo laghetto in effetti ma molto carino anche da fotografare.
Non riusciamo a trovare un posto all’ombra per pranzare, siamo a mezzogiorno ed il sole è veramente forte, ci fermiamo per una piccola pausa sotto il Monte Crasulina in una curva a gomito, per rifornirci di un pò di energia per affrontare la discesa ed il tratto più difficile.
Attenzione!!! Questo tratto è un single track, sul sentiero n.154, è abbastanza esposto, il sentiero a tratti è molto stretto, non bisogna perdere l’equilibrio, tuttavia il fondo è molto compatto e non presenta ulteriori difficoltà tecniche come, grosse pietre, radici o curve pericolose, quindi da prestare molta attenzione e progredire con cautela.
Bisogna comunque affrontare 2 tratti che scendono con diversi tornanti molto stretti (tipico dei sentieri da fare a piedi), noi abbiamo preferito scendere dalla bici accompagnando la bici a mano .
Il tratto così descritto è piuttosto lungo ma tutto praticamente in discesa, ed in effetti anche molto divertente e panoramico, fino ad incontrare, nei pressi della Casera Valsecca, la strada della “Panoramica delle Vette” che scende sino a valle, che poi con qualche deviazione fuori strada, si ritorna al punto di partenza.
CONSIGLI:
– valutare bene il periodo, con caldo e sole a picco è veramente da farci un pensiero non ci sono posti all’ombra;
– la salita sembra non finire mai, luuuunga…;
– il tardo dal Monte Crasulina in poi (guarda foto e video) deve essere affrontato solo se capaci e con esperienza, però volendo si può anche tornare indietro, in tal caso tutto l’itinerario potrebbe essere classificato abbastanza facile e manterrebbe la bellezza di tutto il panorama;
– prestare attenzione nella discesa della “Panoramica delle Vette” la strada è stretta, alcune curve non permettono una buona visuale, salgono spesso moto e macchine.
