Pian del Cansiglio Monte Pizzoc Malga Mezzomiglio giro ad anello

31-05-2025
Fantastico giro all’interno della foresta del Cansiglio con salita al Monte Pizzoc e discesa per il sottobosco del Monte Millifret. Pace e tranquillità assoluta per una giornata rigenerante. Attenzione però, il tratto di sentiero nel sotto bosco non è semplice vedi maggiori dettagli nel video allegato.
Partenza dal grande e comodo parcheggio nella piana del Cansiglio, direzione Pian Osteria, poco dopo in prossimità di Campon si svolta a destra per prendere la strada forestale della Candaglia. Strada larga, facile con un fondo molto compatto, all’interno del Bosco del Cansiglio, bellissimo, solo il canto degli uccelli, così per una ventina di chilometri, pendenza mai troppo ripida.
Seguendo la traccia, la strada esce sulla provinciale che porta al Pian del Cansiglio, giusto qualche minuto e poi si svolta a sinistra come da indicazioni verso il Monte Pizzoc.
La salita si fa più impegnativa 10-12% ma praticamente tutta su asfalto, sono circa 6-7km e si è arrivati in cima. Un grande spiazzo ben visibile si presta molto bene per ammirare il panorama tutto intorno, poco più sotto si vede il Rifugio Città di Vittorio Veneto che sarà il prossimo punto di passaggio prima della bellissima cresta che già si intravede verso il fitto bosco del monte Millifret.
In questo spiazzo ci sono diverse panchine con tavoli utili per la pausa dopo la salita appena fatta.
Si prosegue quindi, scendendo di qualche metro verso il Rifugio Città di Vittorio Veneto e si segue la cresta più alta, passando per il monumento dei caduti. Anche questa è un’ottima posizione (anche meglio di prima) per rilassarsi un pò e fare l’eventuale pausa pranzo; panche e tavoli presenti.
ATTENZIONE!!!
Da qui in poi non per principianti, in tal caso meglio tornare indietro per la stessa strada.
Incomincia il tratto più difficile, la stradina scompare e ci si ritrova su un single track (“Sentiero delle Piaie Longhe Millifret – E7) che è ancora piuttosto facile, ma appena entrati nel bosco, la “faccenda” si fa un pò più seria. Il sentiero inizia con un fondo abbastanza buono, ma ci sono molte radici in superficie e nascoste dalle foglie a cui bisogna prestare molta attenzione sino alla piccola deviazione (andata e ritorno) per vedere l’ex casera Pian della Pita purtroppo ormai abbandonata e distrutta, solo ruderi.
Da questo punto in poi, ma anche già prima, il sentiero presenta maggiori difficoltà, a volte il fondo è molto irregolare con diversi sassi e buche anche molto grandi, alcuni alberi sono caduti ed interrompono il sentiero, sono facilmente superabili alzando la bici a mano, alcune discese sono piuttosto pericolose, oltre alla pendenza, il fondo oggi era molto umido, scivoloso e pieno di grossi sassi, abbiamo preferito fare dei pezzi a mano; però questo tratto in mezzo al bosco è una delle parti più belle di tutto l’itinerario.
Usciti dal bosco, ci si ritrova in un’ampia prateria aperta, alla vista molto rilassante, si percorre una discesa su una traccia in erba battuta, veloce e divertente; qualche salita sempre su medesima tipologia di sentiero, facile. Alla fine ci si ritrova a ridosso della Malga Mezzomiglio, da qui in poi fino alla fine, nuovamente su facile strada forestale fino a Campon, quindi ancora nella provinciale sino al punto di partenza.