Forcella Ambrizzola e Uomo di Mondeval da Rifugio Aquileia

Percorso Escursionistico di media difficoltà, a parte il dislivello intorno ai 900m, non ci sono particolari difficoltà tecniche come anche non ci sono tratti esporti. Il panorama e l’ambiente circostante per quasi tutta l’escursione e veramente unico.
Vedi le foto ed il video in allegato per avere maggiori dettagli sul percorso.
Partenza dal parcheggio del Rifugio Aquileia a quota 1.583m, si sale una facile stradina sterrata ben battuta seguendo le indicazioni per il Rifugio Città di Fiume, si passa a fianco della Malga Fiorentina 1.799m fino ad arrivare al Rifugio 1.918m.
Già qui il panorama è grandioso, dopo una breve pausa, si prosegue per il piccolo sentiero che parte adiacente al rifugio per intercettare nuovamente la comoda strada sterrata che sale di quota.
Lungo la stradina, sempre facile con nessuna difficoltà tecnica, si attraversano le forcelle “La Puina” 2.034m, “Roan” 1.999m, “Col Roan” 2.075m, prima di arrivare alla Malga Prendera 2.148m. Fin qui tutto molto semplice e circa 600m di dislivello. Merita una pausa in questo posto incantevole con un silenzio incredibile in questa stagione ed un panorama a perdita d’occhio.
Da qui in poi la via diventa più escursionistica che richiede un minimo di esperienza, non è più una semplice strada ma una traccia di sentiero, prima su terra /erba, con qualche attraversamento su rocce qua e la fino alla Forcella Col Duro.
Ora la traccia, fino alla Forcella Ambrizzola, è rocce e roccette ma sempre piuttosto facile. Solo da prestare maggior attenzione a non inciampare.
Dalla forcella Ambrizzola 2.277m, si può ammirare anche l’altro versante, si vede in lontananza il Lago Federa con il Rifugio Croda da Lago.
Seguiamo ora le indicazioni che porteranno al sito archeologico “Sepoltura Mesolitica Uomo di Mondeval”. Ancora una semplice traccia di sentiero porta verso un grande altopiano, ed in poco tempo arriviamo al sito dove sono stati ritrovati, nel 1985, i resti dell’Uomo di Mondeval, vissuto oltre 10000 anni fa. C’è una tabella informativa dietro un grosso masso isolato.
Ora comincia la discesa, ancora una traccia di sentiero facile e ben battuta che continua su questo altopiano, e pian piano perde quota inoltrandosi poi in mezzo alla vegetazione e al fitto bosco, prima di arrivare nuovamente al punto di partenza.
NB: In caso di nuvole basse (nebbia) sopratutto nell’altopiano potrebbe essere difficoltoso orientarsi, ci sono spesso incroci di sentieri battuti che possono generare confusione, cosa che con il bel tempo questo non accade; è consigliabile avere un GPS con la traccia caricata.
Nonostante l’itinerario non presenti grosse difficoltà è comunque da valutare le proprie capacità fisiche nel sopportare un dislivello positivio di circa 900m.