Rifugio De Doo con ciaspole Dolomiti Bellunesi
SINTESI:
Itinerario che ha come obiettivo la sosta al Rifugio De Doo tecnicamente semplice, tuttavia valutare la lunghezza e dislivello secondo le proprie possibilità ed in questo periodo anche la possibilità che sia necessario farsi da se la traccia con le racchette da neve. Rifugio aperto.
Il tempo purtroppo non è stato clemente e tutta la giornata è stata caratterizzata da pioggia a bassa quota e da neve più in su, eravamo costantemente in mezzo alle nuvole, tuttavia è stata una bella avventura sulla neve, tantissima neve…
DESCRIZIONE:
Partenza dal parcheggio Locanda La Baita –> attenzione –> il parcheggio è privato sicuramente non parcheggiare il sabato e domenica negli altri giorni sarebbe preferibile chiedere alla baita difronte che di solito acconsentono.
La salita è abbastanza agevole, le piogge di questi giorni hanno lavato via la neve che era presente nella stradina di salita lasciandola piena di fango per qualche centinaio di metri poi neve che ci ha permesso di proseguire, sino a circa i 1.500m, senza le racchette da neve, dopo è stato praticamente necessario, la neve abbastanza soffice non ci consentiva più di proseguire senza.
Ci sono alcuni incroci di sentieri da attraversare ma la segnaletica è sempre ben presente e chiara.
Poco prima del rifugio c’è una piccolo “rifugio” di legno con all’interno una stufa ed un tavolo, sicuramente utile in caso di maltempo se il Rifugio De Doo è chiuso; qui è anche presente il diario per lasciare la propria traccia del nostro passaggio.
Il rifugio oggi è aperto e sembra sia aperto tutto l’anno, ma è sempre meglio informarsi prima. E’ posto in una bellissima posizione, ha una bellissima terrazza esterna e all’interno una stupenda vetrata, ma la giornata di oggi non permetteva di godere della vista sulle montagne circostanti.
Il ritorno è inizialmente per la strada di accesso al rifugio che è costantemente battuta, noi siamo scesi senza ciaspole e senza ramponcini, tuttavia i ramponcini potevano essere utili per evitare eventuali scivolate.
Dopo qualche chilometro si incontra un bivio che riporta nella via percorsa in salita, qui è presente una struttura in legno con una tettoia adatta per una pausa o prepararsi in caso di forti piogge o nevicate. Questo tratto è nuovamente in salita, non battuto, oggi non cerano nemmeno altre tracce per cui abbiamo dovuto proseguire con maggior fatica.
Ritornati sulla via dell’andata si scende per la medesima strada, poi una piccola deviazione, tanto per variare, ci conduce al punto di partenza.
–>Su quest’ultimo tratto a quota 1.449m c’è un interruzione per lavori di manutenzione del bosco, ma è comunque possibile proseguire a piedi tagliando sulla sinistra.