Creta di Timau e Cima Avostanis da Malga Pramosio
ATTENZIONE!!!
Il tratto alpinistico dalla Creta di Timau per la sella Avostanis è molto esposto solo per escursionisti esperti, non seguire la traccia da noi fatta (vedi descrizione). Bisogna tornare indietro per il sentiero appena fatto e risalire poco più giù. Nel VIDEO ci sono ulteriori particolari.
Si può parcheggiare direttamente alla Malga Pramosio che, fine escursione, è ottima per pranzare, con personale molto gentile.
Il primo tratto è piuttosto semplice, si percorre una stradina molto battuta e molto larga, al km 1,7 della traccia un bivio con indicazione del sentiero 448 porta direttamente al Passo Pramosio. In questo luogo di confine, si trovano numerosi resti delle fortificazioni della prima Guerra Mondiale ed una bella vista sul versante Austriaco.
Si prosegue per il sentiero battuto, ma poco segnalato, per incontrare nuovamente la stradina lasciata poco prima, tenendosi sempre sulla traccia più alta in modo da evitare di scendere e risalire nuovamente. Poco più avanti si trova la Casera delle Manze, con una tavola e due panchine in una posizione molto panoramica.
La stradina continua fino ad un bivio segnalato da un cartello che indica di prendere a sinistra per la Creta di Timau. Si lascia quindi la strada e si comincia con un sentiero piuttosto stretto ma non difficile, anche se in alcuni punti è un pò esposto.
Ci vuole ancora un pò prima di arrivare sotto la Creta di Timau, anche in questo tratto si continuano a trovare resti di fortificazioni, come anche gallerie scavate nella roccia.
Arrivati sotto la Creta di Timau si sale in arrampicata su facili roccette piene di appigli con anche un cavo e gradini d’acciaio che facilitano ulteriormente la breve ascensione.
Si è arrivati ora in cima. Da qui il panorama spazia a 360° è un ottimo posto anche per mangiare al sacco e fare una pausa, c’è molto spazio a disposizione, vicino alla croce di vetta c’è il diario.
ATTENZIONE!!!
Ora bisogna affrontare l’evidente cresta che si ha davanti fino alla sella Avostanis, il primo tratto è molto pericoloso “NON SEGUIRE LA TRACCIA”, il tratto è stretto ed esposto, bisogna procedere con molta cautela facendo molta attenzione a dove si mettono i piedi e dove ci si tiene con le mani, il tratto più pericoloso è di circa 5-10m fino ad arrivare ad un grosso “omino di pietra”, questo tratto è DA EVITARE poi si continua su una cresta molto stretta sempre molto esposta ma più solida di prima.
EVITARE!!! il primo tratto scendendo dal sentiero appena fatto e ripercorrendo parte di esso fino a scorgere una lapide sulla parete di sinistra poco sotto la cresta. Qui si può risalire per raggiungere la cresta e proseguire verso la sella Avostanis. Questo tratto comunque rimane molto esposto ma solido che va via, via migliorando fino alla sella di Avostanis, dove anche qui, ci sono evidenti resti di fortificazioni.
A questo punto bisogna risalire verso la Cima Avostanis.
Si può continuare dritti per un tratto abbastanza esposto o svoltare a sinistra seguendo le indicazioni del sentiero, bisognerà però scendere e poi risalire.
Si giunge quindi su una piazza abbastanza ampia dove si incontrano indicazioni per il sentiero 402, da qui si sale per un evidente sentiero semplice e quasi mai esposto, fino alla Cima Avostanis. Anche da questa posizione si domina la visuale a 360°
La discesa è in parte per lo stesso sentiero appena fatto, poi tornati al bivio con il sentiero 402, si svolta a sinistra, la traccia è molto evidente ed il sentiero scende verso la Casera Pramosio Alta.
Giunti alla casera, il Lago Avostanis ci fa rimanere a bocca aperta. Questo è un posto veramente fantastico che difficilmente si riesce a descrivere, è anche facile da raggiungere dal parcheggio della Casera Pramosio, infatti ora la discesa, è tutta per una comoda stradina molto larga, fino a ritornare al punto di partenza.