Galleria del Lagazuoi Passo Falzarego e visita alla Cengia Martini

12.45 Abbiamo parcheggiato la macchina al passo Falzarego, mentre ci prepariamo diamo un’occhiata da dove parte la cabinovia che ci porta al Rifugio Farzarego. Il cielo è nuvoloso con qualche gocciolina di pioggia e la temperatura è intorno ai 16°C.

13.00 Facciamo il biglietto 7,50 Euro a testa per la sola salita e attendiamo qualche minuto per imbarcarci nella cabinovia. Un giro ogni 10-15 min. tra le 9.00 e le 17.00

13.15 Arriviamo finalmente al rifugio dove ha inizio il sentiero che porta a percorrere le gallerie del Piccolo Lagazuoi. Da qui si diramano altri sentieri ma noi scegliamo l’indicazione per la galleria. La temperatura ora scende a 7°C.

13.30 Appena voltati l’angolo incomincia il sentiero attrezzato molto bene con corda metallica perfettamente integra, scendiamo di qualche decina di metri e incontriamo subito delle trincee con qualche rudere della 1^ Guerra Mondiale.

13.40 Proseguiamo con molta calma anche per goderci il panorama e per meditare su come si svolgeva una giornata tipica dei soldati tra queste trincee.

13.45 Arriviamo finalmente all’ingresso della galleria dove dobbiamo aspettare qualche minuto per entrare in quanto ci sono altri visitatori che stanno per entrare. Nel frattempo leggiamo le esaurienti informazioni su appositi cartelli, dislocate sull’intero percorso. In particolare, una, ci avvisa di prepararci con elmetto e torcia elettrica.

14.20 Siamo all’incirca a metà percorso. La galleria è abbastanza ripida, si scende comunque sempre aggrappati alla fune metallica e aiutati dai gradini scavati sulla roccia. All’interno è molto umido e in alcuni punti mancano i gradini così da camminare direttamente sulla roccia che bagnata dall’umidità la rende scivolosa. La galleria presenta delle aperture per far passare l’aria e un po’ di luce ma queste sono rade così da costringere veramente ad avere una torcia elettrica, in più in alcuni punti la galleria è abbastanza bassa da dover obbligare l’uso del caschetto. Considerando tutte queste particolarità, la cosa migliore è avere un caschetto come il nostro, cioè con la lampada incorporata in modo da avere sempre le mani libere in caso di scivolamento.

14.40 Siamo quasi alla fine della galleria, lungo tutto il percorso ci si può fermare a leggere le tante descrizioni poste sui cartelli indicatori, in alcuni casi si possono vedere alcune “stanze” allestite con fucili, bombe a mano, stufe, etc. a far capire come poteva essere la vita tra questi cunicoli, inoltre, c’è la possibilità di avere una narrazione elettronica in più lingue premendo il tasto corrispondente.

14.45 Eccoci finalmente alla fine della galleria ma non alla fine del sentiero. Da qui si può proseguire per la Cengia Martini, oppure scendere a valle. Ci fermiamo per mangiare. Il tempo è sempre nuvoloso con qualche goccia ogni tanto, la temperatura è intorno ai 13°C.

14:55 Proseguiamo per la Cengia Martini, da subito il sentiero attrezzato si fa un po’ più difficoltoso, o meglio sarebbe oppurtuno assicurarci con un imbragatura, comunque proseguiamo senza, il sentiero è molto bello come tutto il paesaggio attorno.

15:10 Arriviamo ora in prossimità di baraccamenti della Grande Guerra ma ci fermiamo un attimo, alcuni passaggi non assicurati ci sembrano un po’ pericolosi, consideriamo il fatto che la roccia è umida così decidiamo di tornare indietro, anche perché ormai è tardi e non avevamo previsto questa variazione.

15:25 Siamo ora tornati all’inizio della cengia e proseguiamo a valle per il comodo sentiero.

15:40 Ancora qualche rudere lungo la via.

16:15 Arriviamo quindi al punto di partenza.

Cristian Voltarel e Tamara Cinganotto
Galleria del Lagazuoi Passo Falzarego